Tinuviel

 • A prima vista...

...che tu incontri Tinuviel in un sentiero di montagna, in una piazza di qualche città (cosa abbastanza improbabile, fino ad ora) o sulle rive di un fiume, poco cambia. Sarà la mistica bellezza la prima cosa che ti colpirà di lei. Chioma lunga e leggermente mossa, dal colore rosso vivo, con una lunga treccia al centro. Occhi che sembrano due smeraldi puri, tanto che sono verdi, sguardo deciso. E, molto probabilmente, un saearath in mano, che le dà quel tocco di cattiveria che esalta ancora di più la sua figura. È alta, probabilmente più di te, ha la pelle che tende al pallido e dei vestiti verde tenue che le coprono a malapena il corpo, lasciandole scoperte le lunghe gambe. Ai piedi vedi degli stivaletti di cuoio marrone, così come sono di cuoio marrone la cintura in vita, a cui sono appesi una fondina con un pugnale e un sacchettino, anch'esso di cuoio. Al collo vedrai una collana di legno raffigurante un usignolo, colorato di rosso. Sulla schiena le vedrai una faretra e un arco lungo.

Immagini che, non avendo armature, sia una tipa piuttosto agile... D'altronde, è un'elfa! 

Il corpo è tonico, diresti che è una giovane donna fra i 20 e i 25 anni umani. 

Sarà invece molto difficile vederla in una foresta, a meno che non sia lei a volerlo, o a trovarti. 

Ovviamente capisci che è un'elfa, ma a meno che tu non abbia incontrato altri elfi di varie provenienze non sapresti dire se viene da Laurelorn, da Athel Loren, o da altri centri elfici 


• Se le offri una birra o qualche parola per strada...

... probabilmente accetterà. A meno che tu non sia un nano. Non è così schiva come ti aspetteresti da un'elfa, ma nemmeno aperta come un'umana.

Se parlate di guerre passate e ti capita di nominare Cyanathair, il grande male per la sua casa, noterai tendere le sue orecchie a punta. Noterai invece un vero e proprio miscuglio di emozioni fra rancore e furore se nomini Kemmler, il Signore dei Liche, e le sue truppe di non morti.

Se la incontri all'aperto e hai un buon occhio, potresti notare un'ombra volteggiare sopra le vostre teste, e, se guardi in alto, scoprire un enorme falco nero un centinaio di metri sopra la tua testa. Se ti spaventi, e lo fai vedere, vedrai un ghigno divertito comparire sulla sua bocca. 


• Se ci passi qualche giorno assieme...

...noterai la simbiosi fra lei e la sua falca Vanyanis. Sì rispettano e si stimano, e ognuna pensa a fare stare bene l'altra. La vedrai scomparire nel bosco e riapparire con bacche succulente e grasse lepri. Alla sera, davanti a un fuoco, potrebbe capitare di parlare della nostalgia di casa. In tal caso, mentre si passa la collana di legno fra le dita, la sentirai parlare con eccitazione negli occhi di Athel Loren, dei suoi magici abitanti, delle sue leggende, di strane creature e di alberi che si muovono senza fare rumore. Se le stai simpatico, o se ti esponi per primo sulla tua vita privata, ti potrebbe raccontare della sua sorella gemella, Carnil, misteriosamente scomparsa. I suoi occhi probabilmente diventeranno leggermente lucidi, ma non scoppierà mai a piangere. Parlerà della saggezza di nonna Wenlach e della mancanza di papà Calengol, tragicamente morto in battaglia. Ovviamente citerà anche mamma Shanaera, a casa preoccupata per le sorti delle figlie, e del fratello Erwin, che le ha donato la sua cavalla bianca, Vaneka.


• Se la vedi usare l'arco lungo o il saearath...

...noterai una notevole fluidità e una buona velocità con il saearath, anche se vedi margine di miglioramento, ma comunque non ti ci vorresti trovare davanti. Con l'arco invece noterai che è più brava della media umana, ma comunque leggermente sotto la media degli elfi. Probabilmente allenare il combattimento corpo a corpo toglie tempo ad allenare la precisione


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Tinuviel Gynna, la figlia del crepuscolo



Anno dell'impero 2'440, Athel Loren, la Foresta Sacra.


Siamo nel villaggio di Tal Stornos, nel sud-ovest della Foresta.

Il sole ha appena mandato gli ultimi flebili raggi fra i fusti degli imponenti alberi e a breve sparirà dietro l'orizzonte, lasciando spazio alle tenebre. Le grida di dolore di una donna sono l'unico suono che interrompe il cinguettio degli usignoli.

Il crepuscolo è giunto, e il cielo pare infuocato. 

Fra le cosce di Shanaera appare una piccola testa, con dei sottilissimi capelli rossi. È in quel momento che inizia la vita di Tinuviel, la "figlia del crepuscolo". Che poi Tinuviel significa anche "usignolo", perché anche questi graziosi piumati sono strettamente legati al crepuscolo.

Passano pochi minuti, e la luce svanisce definitivamente. Spunta in cielo la prima stella e, subito dopo, una nuova vita nasce ad Athel Loren. È Carnil, che significa "stella rossa". Anche lei ha i capelli rossi, anche lei è figlia di Shanaera.

Due nuove Asrai al servizio della Foresta Sacra.


Nel villaggio non si vedevano capelli colore del fuoco da tempi lunghi anche per gli elfi, ovvero da quando la "fanciulla di fuoco", Wenlach, era nata, sempre a Tal Stornos, 127 anni prima. Madre di Shanaera, e quindi nonna materna delle nostre Tinuviel e Carnil, è sempre stata una guida per le due gemelle. Poco dopo la nascita intaglió un usignolo e una stella dal legno degli alberi di Athel Loren, li dipinse con della resina rossa, e attaccò le figure ad un filo di corda. Una collana regalata alle nipoti per ricordare loro le proprie origini, se mai ce ne fosse stato il bisogno.

Wenlach è la componente più anziana e saggia della famiglia, a cui vanno aggiunti Erwin, il fratello maggiore, e Calengol, il padre delle gemelle.


Tinuviel divenne una giovane donna sotto gli insegnanti della madre e del padre. Imparò sin dalla giovanissima età, come ogni elfo, l'uso dell'arco. Le gemelle crebbero come due ombre per i primi anni, dalle fasce, ai primi passi, alle prime cacce con il padre e il fratello, e anche durante l'addestramento di base, svolto una volta lasciata a tutti gli effetti l'età dell'infanzia. 

Poi si dovettero separare. Tinuviel andò ai margini della foresta, a Tal Cullon, per legare con i falchi e iniziare l'addestramento da Cavalcafalchi, mentre Carnil si addentró nella foresta, per diventare una Guardiavia e una buona esploratrice.

Fu durante gli anni dell'addestramento delle due sorelle che la foresta venne attaccata da Kemmler, Signore dei Liche. Le perdite furono numerose, e fra queste vi era loro padre. Fu un funerale semplice da svolgere, ma difficile da digerire. Dopo essere state per un breve tempo con la madre, le sorelle tornarono ai rispettivi luoghi. Tinuviel, dopo aver scelto il suo uovo e aver fatto esperienza con decenni di addestramenti sulla sua falca, divenne ufficialmente una Cavalcafalchi, e così fece ritorno a Tal Stornos. Al suo fianco Vanyanis, la falca nera come le bacche di Belladonna. Qui inizió un addestramento superiore, diventando Cantrice delle lame. Le vennero assegnati 15 uomini, con i quali partire alla volta di Laurelorn, la foresta a Nord, per potenziare gli avanposti, fare un controllo dei danni della guerra, reperire informazioni e, soprattutto, cercare Carnil. La sorella era infatti partita poco prima della guerra per andare a Laurelorn, senza mai fare ritorno, né far avere notizie di sé. Non che abitualmente mandasse piccioni viaggiatori ogni mese, ma comunque un alone di paura aveva iniziato a offuscare la mente di tutta la famiglia. 


Selló Vaneka, cavalla bianca regalata dal fratello, e partì con i suoi uomini. Con Vanyanis sopra di loro, ad avvertire di qualunque pericolo, si lasciarono alle spalle casa loro, Athel Loren.


Incontrarono sulla loro strada, nel Drakwald, branchi di uomini bestia. Uno dei loro avamposti, la Raduna Recondita di Nandelle, era praticamente perso. Tentarono l'impossibile, ma Tinuviel fu costretta dal Signore della Radura, Lómion, ad abbandonare il fronte di guerra. Le venne data in mano una grossa gemma, verde come i suoi occhi. Era il Lornalim, un potente oggetto magico utilizzato dagli elfi per contenere e mitigare il Caos. Le venne intimato di volare fino alla capitale di Laulelorn senza mai fermarsi. Arrivata a Tor Lithanel, la capitale, consegnó l'oggetto magico e cercó di convincere i locali ad andare il loro aiuto alla Radura. Purtroppo ciò avvenne solo dopo due settimane, quando le speranze di trovare qualcuno vivo alla Radura erano ridotte al minimo. La spedizione viene guidata da Idril, Cantamagie di Laurelorn, amica di vecchia data. Assoldano una strana comitiva di armati, con uno scambio di favori come patto, poi ci si addentra nel Drakwald.


To be continued...


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